Le sue antiche origini e le prime tecniche produttive di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia sono circondate da un velo di mistero, che sicuramente rende queste eccellenza molto affascinante. L' invecchiamento del mosto cotto d' uva del territorio in acetaie è una tradizione che risale al Rinascimento: da questo momento in poi, Aceto balsamico inizia a comparire sempre più spesso sulle tavole di Re, Duchi e nobiltà più generica. Andando avanti con gli anni, questo prodotto viene sempre più decantato e raccontato, anche dai più importanti poeti della zona, come Lodovico Ariosto. Le famiglie produttrici, vedendoci un ottima opportunità economica, iniziano a tramandarsi il know-how di generazione in generazione, fino ad arrivare all'ottenimento della certificazione Dop. 

Oggi, Aceto Balsamico Tradizionale viene estratto dalle botti dopo un invecchiamento minimo di 12 anni e viene classificato in Oro, Argento o Aragosta tramite il giudizio di maestri assaggiatori.

Il prodotto contraddistinto con il Bollino Argento assicura un invecchiamento e un affinamento minimo di 18 anni, presentando un buona densità e concentrazione che attenua la percezione dell’acidità e dà una sensazione gustativa agrodolce complessa e gradevole. Si presenta con un colore bruno scuro, con profumi e aromi complessi, donati a lui dal passaggio in botticelle di legni pregiati.

Il suo profumo intenso e caratteristico si esalta a crudo nelle salse per accompagnare i bolliti o i piatti di pesce, nelle insalate di pasta o di riso e in generale su piatti che abbinano pasta e dolce.

Ideale anche con i formaggi piccanti e stagionati, primo fra tutti il Parmigiano Reggiano Dop.

E' prezioso per mantecare il risotto o come accompagnamento al filetto di manzo.

Ingredienti:

mosto d'uva cotto

Allergeni:

contiene solfiti non aggiunti

Conservazione:

conservare a temperatura ambiente