Le sue antiche origini e le iniziali tecniche produttive di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia sono circondate da un velo di mistero, che rende queste eccellenza ancora più affascinante. La tradizione di far invecchiare il mosto cotto d' uva del territorio in acetaie risale al Rinascimento: da questo momento in poi, Aceto balsamico inizia a comparire sempre più spesso sulle tavole di Re, Duchi e nobiltà. Andando avanti con gli anni, questo prodotto viene sempre più decantato e raccontato, anche dai più importanti poeti della zona, come Lodovico Ariosto. Le famiglie produttrici, vedendoci un ottima opportunità economica, iniziano a tramandarsi il know-how di generazione in generazione, fino ad arrivare all'ottenimento della certificazione Dop. 

Oggi, Aceto Balsamico Tradizionale viene estratto dalle botti dopo un invecchiamento minimo di 12 anni e viene classificato in Oro, Argento o Aragosta tramite il giudizio di maestri assaggiatori.

Il "Bollino Aragosta", invecchiato e affinato 12 anni, non perde completamente la sua acidità e presenta aromi e profumi delicati, donati a lui dal passaggio nelle botticelle di vari legni pregiati. Risulta meno dolce rispetto al "Bollino Argento" e al "Bollino Oro" e presenta un colore bruno scuro lucente, con densità apprezzabile.

Il Bollino Aragosta, con il suo profumo tenue e la sua leggera acidità, è perfetto per risotti, pinzimoni, carpacci di carne e pesce, ma anche per insaporire a fine cottura crostacei, carni rosse e costolette d'agnello. 

Ingredienti:

Mosto d'uva cotto

Allergeni:

Contiene solfiti non aggiunti

Conservazione: 

Conservare a temperatura ambiente